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Intervista

Tommaso Bencistà Falorni

Tommaso Bencistà Falorni, professionista nel campo delle PR e degli eventi, ci ha accolti nella sua casa fiorentina, raccontandoci come la passione per il suo lavoro ha preso vita: da un'iniziativa quasi casuale a una carriera che lo vede collaborare con importanti brand di moda e non solo.

Nel mio lavoro quotidiano, la mia maggiore fonte di ispirazione creativa viene sempre dai rapporti interpersonali.

tommaso

Ciao, sono Tommaso Bencistà Falorni e mi occupo di PR e produzione eventi a Firenze e in tutta Italia. La mia passione per gli eventi è nata quasi per caso, direi, perché, conoscendo tante persone, sono stato spinto da una mia amica producer a dare vita a una serie di feste in una balera della città che hanno attirato l'attenzione, e dopo poco sono stato contattato da un importante brand italiano con base a Milano per occuparmi dell'evento post-sfilata che si è tenuto qui durante Pitti Immagine.

Prima di intraprendere la carriera di PR, hai studiato psicologia e poi design. In che modo queste particolari esperienze hanno influenzato il tuo lavoro oggi?

Prima di intraprendere questa carriera, ho studiato psicologia e poi design; un percorso che non ha una continuità di formazione logica, ma che per me è stato importante perché nelle pubbliche relazioni la psicologia è centrale; per me rappresenta un valore aggiunto nel comprendere meglio le persone con cui ho a che fare, e anche il modo in cui ci si relaziona reciprocamente. Il design, invece, mi ha aiutato perché mi ha proiettato nel mondo della moda, dove oggi opero al 99%.

Se non avessi intrapreso questa professione, cosa avresti voluto fare?

Il sogno nel cassetto fin da quando ero piccolo era lavorare con gli animali, quindi farei il veterinario. Penso di essere passato comunque da un essere vivente a un altro; l'essere umano è più complesso, ma anche molto affascinante. Quindi sì, probabilmente avrei fatto il veterinario.

In che modo stimoli la tua creatività nel tuo lavoro quotidiano?

Nel mio lavoro quotidiano, la mia maggiore fonte di ispirazione creativa viene sempre dai rapporti interpersonali, specialmente attraverso gli scambi con il mio team, che è giovane e cool, e in tutte le altre situazioni sia lavorative che personali che frequento. Quindi, per me, le persone e gli individui sono sempre al centro di tutto il mio processo professionale, e anche personale, quindi creativo.

Ciao, sono Tommaso Bencistà Falorni e mi occupo di PR e produzione eventi a Firenze e in tutta Italia. La mia passione per gli eventi è nata quasi per caso, direi, perché, conoscendo tante persone, sono stato spinto da una mia amica producer a dare vita a una serie di feste in una balera della città che hanno attirato l'attenzione, e dopo poco sono stato contattato da un importante brand italiano con base a Milano per occuparmi dell'evento post-sfilata che si è tenuto qui durante Pitti Immagine.

Prima di intraprendere la carriera di PR, hai studiato psicologia e poi design. In che modo queste particolari esperienze hanno influenzato il tuo lavoro oggi?

Prima di intraprendere questa carriera, ho studiato psicologia e poi design; un percorso che non ha una continuità di formazione logica, ma che per me è stato importante perché nelle pubbliche relazioni la psicologia è centrale; per me rappresenta un valore aggiunto nel comprendere meglio le persone con cui ho a che fare, e anche il modo in cui ci si relaziona reciprocamente. Il design, invece, mi ha aiutato perché mi ha proiettato nel mondo della moda, dove oggi opero al 99%.

Se non avessi intrapreso questa professione, cosa avresti voluto fare?

Il sogno nel cassetto fin da quando ero piccolo era lavorare con gli animali, quindi farei il veterinario. Penso di essere passato comunque da un essere vivente a un altro; l'essere umano è più complesso, ma anche molto affascinante. Quindi sì, probabilmente avrei fatto il veterinario.

In che modo stimoli la tua creatività nel tuo lavoro quotidiano?

Nel mio lavoro quotidiano, la mia maggiore fonte di ispirazione creativa viene sempre dai rapporti interpersonali, specialmente attraverso gli scambi con il mio team, che è giovane e cool, e in tutte le altre situazioni sia lavorative che personali che frequento. Quindi, per me, le persone e gli individui sono sempre al centro di tutto il mio processo professionale, e anche personale, quindi creativo.

I tuoi look catturano sempre l'attenzione. Come scegli cosa indossare?

I miei look catturano l'attenzione, è vero. Io scelgo sempre il colore, ma non lo faccio in modo troppo pensato. Apro l'armadio e mescolo i colori, anche se non sono molto combinabili tra loro, e anche le fantasie e le stampe. Non presto molta attenzione a far sì che abbiano un senso tutte insieme. Un'altra cosa interessante è che, pur lavorando nella moda, non mi sento una vittima diretta. Sono più una vittima indiretta della moda – è più un processo inconsapevole.

In che modo descriveresti il tuo rapporto con la moda?

Il mio rapporto con la moda potrebbe essere descritto con una frase che mia madre mi ha sempre detto: "Il mio amore è la mia passione". Forse non è un amore così totalizzante, ma sicuramente è una passione che porto con me.

Firenze è amata per il suo legame con l'arte, la moda e lo stile. In che modo questa città influisce sul tuo stile e sulla tua visione creativa?

Il legame che ho con la città di Firenze è importante, perché qui sono cresciuto professionalmente e anche personalmente. Nonostante le sue dimensioni non estese, è una città con un pubblico molto internazionale, quindi c'è sempre un grande via vai. Questo rende possibile incontrare persone che possono arricchire la tua vita, le tue relazioni e influenzare il tuo stile e il tuo punto di vista sulla moda e sul mondo in generale.

Guardando al futuro, c'è un sogno nel cassetto che vuoi realizzare?

Se dovessi parlare di un sogno nel cassetto per il futuro, sarebbe un sogno vicino, perché non mi piace proiettarmi troppo avanti nel tempo. I miei obiettivi e desideri sono pensati per un periodo di tempo prossimo, forse nei prossimi mesi. Lo scorso anno sono stato due volte a Cape Town, in Sudafrica, una città che mi ha ispirato molto, un paese incredibile. Mi piacerebbe avere più tempo per tornare lì per un periodo più lungo.

Salutiamo TheCorner? Ciao, ciao TheCorner!

I tuoi look catturano sempre l'attenzione. Come scegli cosa indossare?

I miei look catturano l'attenzione, è vero. Io scelgo sempre il colore, ma non lo faccio in modo troppo pensato. Apro l'armadio e mescolo i colori, anche se non sono molto combinabili tra loro, e anche le fantasie e le stampe. Non presto molta attenzione a far sì che abbiano un senso tutte insieme. Un'altra cosa interessante è che, pur lavorando nella moda, non mi sento una vittima diretta. Sono più una vittima indiretta della moda – è più un processo inconsapevole.

In che modo descriveresti il tuo rapporto con la moda?

Il mio rapporto con la moda potrebbe essere descritto con una frase che mia madre mi ha sempre detto: "Il mio amore è la mia passione". Forse non è un amore così totalizzante, ma sicuramente è una passione che porto con me.

Firenze è amata per il suo legame con l'arte, la moda e lo stile. In che modo questa città influisce sul tuo stile e sulla tua visione creativa?

Il legame che ho con la città di Firenze è importante, perché qui sono cresciuto professionalmente e anche personalmente. Nonostante le sue dimensioni non estese, è una città con un pubblico molto internazionale, quindi c'è sempre un grande via vai. Questo rende possibile incontrare persone che possono arricchire la tua vita, le tue relazioni e influenzare il tuo stile e il tuo punto di vista sulla moda e sul mondo in generale.

Guardando al futuro, c'è un sogno nel cassetto che vuoi realizzare?

Se dovessi parlare di un sogno nel cassetto per il futuro, sarebbe un sogno vicino, perché non mi piace proiettarmi troppo avanti nel tempo. I miei obiettivi e desideri sono pensati per un periodo di tempo prossimo, forse nei prossimi mesi. Lo scorso anno sono stato due volte a Cape Town, in Sudafrica, una città che mi ha ispirato molto, un paese incredibile. Mi piacerebbe avere più tempo per tornare lì per un periodo più lungo.

Salutiamo TheCorner? Ciao, ciao TheCorner!