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Intervista

Federico Spinas

Federico Spinas non è semplicemente un modello come tanti altri. E’ un ragazzo la cui filosofia di vita è che se credi veramente in qualcosa lo puoi realizzare davvero. Dalla Sardegna con furore sfila per le migliori maison di moda e per TheCornerZine svela i retroscena del bacio più chiacchierato dell’anno appena passato.

Ci racconti un po’ come è iniziata la tua carriera?

Quando avevo 16 anni, ho provato ad entrare in alcune agenzie, ma non ha funzionato. E’ stata una grande delusione e dunque ho deciso di tornare in Sardegna e conseguire il diploma.

Quando hai capito che le cose stavano davvero funzionando?

Il momento in cui ho realizzato che le cose stavano prendendo la giusta piega è stato quando sono stato confermato per la campagna di D&G insieme alla top model Bianca Balti. Ero l’unico ragazzo italiano!

Federico Spinas

Non mi sono mai rifiutato di indossare qualcosa. Penso che il nostro lavoro sia far diventare un qualsiasi capo vendibile per quanto strano o pazzo il capo possa essere.

La prima volta non si scorda mai. Sei stato l’anno scorso su una delle cover più chiacchierate di sempre. Vogue Italia - Il bacio Issue. Eri con MariaCarla Boscono. Come è stato?

Per me rappresenta la più grande rivalsa della mia vita. Non era mai successo che un ragazzo italiano venisse scattato per il servizio di copertina di Vogue Italia. Averlo fatto per primo nel l’uscita di Settembre insieme a Mariacarla, credo basti a descrivere quanto possa essere stato importante non solamente per la mia carriera ma nello stesso tempo per il sistema moda italiano.

Quale è stato lo shooting che ricordi con più piacere? E un episodio davvero particolare che c’è stato sul set?

La prima volta che ho scattato Vogue Hommes con Alasdair McLellan sicuramente è stata una delle volte che non dimenticherò mai! Era la prima volta che scattavo per Vogue e decisi di saltare tutte le sfilate a Parigi per scattare. Quando arrivai sul set un assistente mi chiese se ero del team o se fossi un modello. E’ stata davvero divertente!

Quale è stato lo show più emozionato dove hai lavorato? C’è mai stato un episodio dove ti sei rifiutato di indossare qualcosa o sei sempre super professionale?

Sicuramente Vivienne Westwood a Londra è stato pazzesco! Ho aperto la sfilata ed essere inserito in un casting di quel livello è stato veramente stimolante!

Essendo un modello, viaggi molto. Qual’è il tuo look da viaggio?

Mi piace viaggiare comodo ma comunque tenere il mio stile in qualsiasi situazione! Ad esempio un paio di pantaloni baggy e comodi assieme ad una felpa street ed un cappotto! Le cose semplici funzionano sempre!

Sempre in tema di viaggi, qual’è il posto più bello che hai visto?

Tra tutti i viaggi che ho fatto sicuramente il Marocco avrà sempre un posto nel mio cuore. Amo la cultura, il cibo e soprattutto i paesaggi mozzafiato. Un’altro viaggio che mi è rimasto impresso è stato poco tempo fa a Sarajevo. Sono andato a ritirare un Fashion Award per Versace e per la prima volta ho portato mia madre in viaggio con me. La cosa più bella del mio lavoro è poter condividere dei bei momenti come questo assieme alle persone che amo.

Che consiglio daresti a un ragazzo che vuole intraprendere la carriera di modello?

Semplicemente di non prendere questo lavoro troppo sul serio soprattutto all’inizio e non intestardirsi troppo come faccio io. Alla fine è tutta una questione di destino! Per quanto riguarda me credo fosse nel mio DNA.

Oltre a shooting e sfilate, sicuramente farai tanti casting. Che tipo di attitude hai durante i casting. Hai un trucco per attirare a te i clienti? Qual’è il tuo look “da casting”?

Sinceramente negli ultimi anni faccio pochi casting selezionati assieme al mio agente Ruggero di Elite Model Milano. Bisogna sapere catturare l’attenzione di qualcuno che non sa quasi niente di te in quei pochi secondi che hai a disposizione tra un ragazzo ed un altro. Io cerco di essere sempre me stesso da come parlo a come mi muovo, da come mi vesto a come mi pongo in qualsiasi situazione.

Quanto i social sono importanti e ti piacciono?

I social, in modo particolare Instagram, sono diventati un aspetto fondamentale del mio lavoro. Sono stato fortunato ad averlo capito subito e ad averlo “coltivato” dal primo giorno. Devo ammettere che in tante situazioni mi ha aiutato molto anche se ogni tanto fa bene una piccola pausa e vivere senza.

Nonostante gli anni e l’esperienza, cosa provi quando sfili durante le settimane della moda?

È il feeling che preferisco. Amo la fashion week è un po’ come diventare una rockstar per qualche settimana! Nonostante abbia fatto parecchie sfilate il feeling quando stai per entrare in passerella e quando esci dal backstage è impagabile!

Forse non tutti sanno che hai studiato ben 4 anni al Conservatorio. Ci racconti questa esperienza e il tuo rapporto con la musica e cosa ti piace ascoltare?

La musica ha una presenza fondamentale nella mia vita, chi mi conosce sa che vivo costantemente con le cuffie. Un periodo stavo pensando di aprire una partnership con Monster Beats perché cambiavo parecchie cuffie durante l’anno! Ho studiato musica classica per 4 anni. Suonavo il clarinetto e il sassofono e al liceo ho iniziato a produrre house music con il mio attuale migliore amico. Abbiamo avuto un feature di un’ora su BBC Radio1 assieme a Robin Schulz e suonato a tre festival. Se ci credi veramente puoi fare quello che vuoi nella vita. Non servono ne soldi ne aiuti, basta creatività e soprattutto tanta personalità! Al momento ascolto tanto hip hip e trap non disdegno il Rock e la disco music.

Se non fossi diventato un modello, cosa avresti fatto?

Rispondo nello stesso modo in cui avrei risposto 5 anni fa: l’astronauta, il giocatore di NBA, il Surfista professionista oppure musicista. La vita è bella perché se credi veramente in qualcosa, lo puoi realizzare davvero.

Progetti per il futuro?

Sicuramente di continuare a sognare in grande e di girare il mondo per il resto della mia vita. Poi assieme a mio fratello abbiamo aperto un piccolo merchandising che sta andando molto bene. Mi piacerebbe avere un grande contratto con un major brand. Un’altra cosa che sogno è di poter aprire una fondazione per aiutare i bambini che purtroppo non possono permettersi di fare sport e di coltivare le loro passioni e di poter donare almeno una piccola fetta della fortuna che ho avuto io al prossimo.